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Chianti
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CHIANTI: VINO E VITIGNI
Il Chianti DOCG è un vino toscano rosso considerato il pioniere della Toscana vinicola, il capostipite. Insieme al Brunello è probabilmente il vino italiano più famoso al mondo. Il disciplinare prevede che venga prodotto per almeno il 70% con uve Sangiovese e il restante con vitigni a bacca rossa toscani (Colorino e Canaiolo) o internazionali (Merlot, Cabernet-Sauvignon e Franc) oppure, in misura inferiore, con vitigni a bacca bianca (Trebbiano o Malvasia). Oltre alle sottozone, di cui parleremo nel prossimo paragrafo, può essere applicata in etichetta la dicitura Chianti Superiore, nel caso in cui ci siano rese per ettaro più basse e almeno 6 mesi in più di affinamento; oppure Chianti Riserva se gli anni di affinamento sono 2 e almeno una parte in legno. Esistono infinite versioni di vino Chianti, è quindi difficile descriverne le caratteristiche in modo esauriente e omnicomprensivo.
CHIANTI DOCG: LA STORIA E LE SOTTOZONE
La storia del vino Chianti si pensa inizi intorno al 15° Secolo ed è indissolubilmente legata a Firenze e alla Famiglia dei Medici. Essi erano all’epoca i Signori di Firenze e il vino da loro prodotto in quelle terre può essere considerato l’antesignano del vino Chianti, per zona di produzione e vitigni. I primi documenti ufficiali in cui si menziona questo vino con il nome Chianti risalgono all’inizio del 1400, però è solo 300 anni dopo che tutti iniziano a riferirsi a questo vino con quel nome. Il Chianti, infatti nel 1716 è stato il primo vino ad essere regolamentato con un vero e proprio disciplinare che indicava le zone dove poteva essere prodotto e prevedeva anche delle pene per chi spacciava quel vino per Chianti pur non producendolo in quelle aree. Fu, però alla fine dell’Ottocento che si iniziano ad avere le prime forme di Chianti “moderno”, grazie al Barone Ricasoli che introdusse delle regole per l’utilizzo dei vitigni consentiti: Sangiovese, Canaiolo e Malvasia.
Nei primi decenni del ‘900 l’area di coltivazione e produzione del Chianti iniziò ad espandersi sempre di più, così il governo decise di ampliare la denominazione e di dividerla in sottozone. Nacque così il Chianti Classico, che indica l’area storica di origine di questo vino stabilita nel 1716 e altre sottozone:
- Colli Fiorentini: la zona immediatamente a sud di Firenze, insieme ai Colli Senesi questi sono considerati i migliori vino Chianti perché prodotti con rese più basse
- Colli Senesi: questa è la sottozona più grande della denominazione e si trova tutto intorno a Montalcino, la qualità dei vini viene elevata anche da clima e terreno dell’area
- Colli Aretini: in provincia di Arezzo confinante con Chianti Classico, Colli Fiorentini e Senesi
- Colline Pisane: questa è la zona più lontana dal Chianti storico in provincia di Pisa
- Montalbano: situata vicino a Prato
- Montespertoli: questa è la più giovane essendo nata nel 1996, ma insieme a Colli Senesi viene considerata una delle migliori
- Rùfina: la più piccola sottozona confinante con Colli Fiorentini
CHIANTI CLASSICO GALLO NERO E GRAN SELEZIONE
Come detto nel 1716 viene definita un’area all’interno della quale era possibile produrre vino Chianti. Nel 1932 con l’espansione della zona di produzione si è reso necessario un riassetto per quanto riguarda la nomenclatura. Nasce così il Chianti Classico, per distinguere il Chianti “originale” da quello prodotto al di fuori del territorio delimitato nel 1716. Nel 1984 diventa Chianti Classico DOCG e dal 2010 in quest’area è vietato produrre Chianti DOCG.
Oggi Il Chianti Classico DOCG è identificato dal simbolo del Gallo Nero, stemma utilizzato per rappresentare la Lega Militare del Chianti nata a fine ‘300. La leggenda narra che le Repubbliche di Siena e Firenze per definire i confini del Chianti, terra di mezzo tra le due città, decisero che all’alba di un giorno stabilito due cavalieri sarebbero dovuti partire andando l’uno incontro all’altro fino a che non si sarebbero incontrati e quel punto avrebbe segnato il confine tra le due città. Si decise che al canto del proprio gallo i cavalieri sarebbero dovuti partire. Firenze scelse un Gallo Nero che iniziò a cantare prima dell’alba, questo consentì al cavaliere di percorrere molti più chilometri dell’avversario senese e così la maggior parte del territorio del Chianti Classico divenne fiorentino.
Per quanto riguarda l’uvaggio il Chianti Classico deve avere un minimo di 80% Sangiovese e per il restante gli stessi vitigni rossi utilizzati per il Chianti. Per quanto riguarda l’affinamento e la vinificazione dobbiamo fare tre distinzioni:
CHIANTI CLASSICO ANNATA: deve essere commercializzato almeno un anno dopo la vendemmia
CHIANTI CLASSICO RISERVA: deve affinare almeno 24 mesi di cui alcuni in legno
CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE: questo è il non plus ultra dei vini Chianti. Una versione nata nel 2013 per volontà dei produttori della zona di elevare il livello qualitativo della denominazione. Infatti questo vino deve affinare 30 mesi (di cui una parte in legno) e le uve devono provenire da una sola vigna con delle caratteristiche qualitative specifiche. Il Chianti Classico Gran Selezione ha le stigmati del vino rosso pregiato da invecchiamento, così come il “cugino” Brunello.
COME ABBINARE IL VINO CHIANTI (CLASSICO)
Essendoci tantissime versioni di Chianti non è facile descriverlo in generale in modo che tutte le sue versioni vengano incluse. Possiamo dire che generalmente si presenta con un rosso rubino intenso, al naso sprigiona sentori di frutti rossi che vanno dalla ciliegia, all’amarena, ai frutti di bosco, nei casi di Riserva o Gran Selezione assume anche delle note più evolute di cacao, caffè, tabacco e spezie scure. Al palato è caldo, asciutto, corpo da medio a robusto. Si abbina bene a primi piatti di terra, carni alla griglia, formaggi e salumi stagionati. Chianti più evoluti sono facilmente accostabili a carni in umido e selvaggina.
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LE CANTINE DI CHIANTI (CLASSICO)
Le cantine di Chianti e Chianti Classico sono tantissime. Il primo consorzio conta più di 3000 produttori e il secondo circa 500. Tra i più noti ci sono i vini di Antinori e Frescobaldi presenti un po’ in tutta la Toscana; Lamole, Castello di Monsanto, Isole e Olena e Castello di Ama sono solo alcuni dei produttori storici. Ora che sai tutto sul Chianti Classico puoi acquistare i vini online.